Il termine inglese Moxa proviene dalla parola giapponese “ moe kusa” che significa “erba che brucia” e viene ricavata dalla pianta di Artemisia Vulgaris. Raccolta all’inizio dell’estate, dopo che le foglie hanno sviluppato la loro caratteristica parte lanosa, si fanno essiccare, stagionare e quindi schiacciate e setacciate in modo da separare la lana dal resto delle foglie e dal gambo che vengono scartati.
Con questa lana si formano delle palline, dei coni o, avvolgendola in carta di gelso, dei sigari e durante le sessioni si usano sugli Agopunti e lungo i Meridiani energetici.
PROPRIETA’ DELL’ARTEMISIA
Secondo gli antichi testi e classici della Medicina Tradizionale Cinese, l’Artemisia ha molteplici proprietà:
- Antisettica, rallenta o evita lo sviluppo di microbi (il più comune antisettico infatti è il calore);
- Antispasmodica, agisce sulla muscolatura dell’apparato gastro-enterico, rilassandola;
- Diaforetica, aumenta la sudorazione, da cui consegue l’eliminazione di tossine;
- Espettorante, sblocca e rimuove il muco dalla trachea e dai bronchi;
- Carminativa, rimuove l’aria accumulata nello stomaco e nell’intestino;
- Eupeptica, stimola la digestione e l’appetito.
Le foglie di Artemisia rilasciano sostanze che penetrano nella cute e si diffondono in tutto il corpo. Il calore che si irradia attraverso i canali dei meridiani e dei vasi sanguigni ripristina il flusso energetico e ristabilisce l’equilibrio.
La Moxa viene praticata dagli operatori certificati in MTC ed esperti professionisti
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SONJA SCHILLACI
Professionista certificato iscrizione nel registro degli operatori olistici MTC,certificato FAC, istruttore CSEN di Qi Gong e Taiji, istruttore di Forest Bathing e Shinrin-Yoku del settore nazionale CSEN.
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